Ho pensato di fare un po di test di performance prima della nuova stagione agonistica. Quale prova ha più senso per i triatleti?
Prima di spendere i vostri sudati risparmi in un test, si dovrebbe sapere cosa si spera di ottenere dal test, come si utilizzano le informazioni e quali sono i limiti del test . Quando il test viene fatto periodicamente per tutta la stagione, ogni prova può essere paragonata a quella precedente per aiutare voi e il vostro allenatore a determinare se l'approccio all'allenamento sta migliorando la vostra forma fisica.
In un mondo ideale, ogni atleta può ottenere i risultati dei test VO2max, lattato e test sul campo tre o quattro volte durante l'anno, ma sono semplicemente troppo costosi. Quindi, quale prova è giusta per te?
Test del lattato
L'obiettivo è quello di valutare la vostra soglia del lattato per contribuire a creare zone di allenamento e misurare la risposta agli allenamenti, se effettuata durante tutto l'anno. Gli atleti devono salire su un tapis roulant o su una bici stazionaria, l'intensità aumenta ogni pochi minuti, ed una piccola puntura di sangue viene presa ad ogni step incrementale.
VO2max
Poiché VO2max non è un predittore di prestazioni, è meno funzionale di un test del lattato. Tuttavia, molte persone sono semplicemente curiose di imparare il loro numero di VO2max. Dati aggiuntivi, quali le soglie ventilatorie e anaerobica possono essere calcolate in modo da impostare le zone di allenamento. Il protocollo del test è uguale come quello del test lattato, tranne che invece di prelevare una goccia di sangue, gli atleti debbono indossare una maschera per misurare i gas espirati dai polmoni. Questo test è più vantaggioso se fatto insieme a un test del lattato.
Fai da te test
Gli svantaggi principali dei test di laboratorio sono il costo (di solito € 100 per ciascuno) e i disagi che comportano. In alternativa, prove sul campo di casa sono liberi e talvolta altrettanto benefici. Cronometrare sforzi di 20,30 o 60 minuti oppure una corsa 5K o 10K a ritmo gara può essere fatto frequentemente e può servire come una valutazione funzionale del vostro livello di forma fisica attuale.
Scegliete un metodo di prova che è all'interno del vostro budget, tenendo presente che ripetere i test durante i cicli di allenamento è più utile che fare un singolo test in bassa stagione. Se VO2max o il test di lattato vi incuriosiscono, potete trovare un laboratorio locale o un allenatore che può eseguire e raccogliere quanti più dati possibile da esso. Se invece si desidera solo tracciare i progressi, le prove sul campo vi daranno informazioni pratiche e gratuite.
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Una nuova bici triathlon semi-integrata con installazione particolare dei freni, da parte dei telaisti spagnoli.
Invece di un sistema completamente integrato per l’attacco del manubrio, BH utilizza un tubo sterzo di serie per il montaggio del manubrio. Il tubo superiore del telaio risulta rialzato per eliminare il divario (lo scalinoo) dietro l’attacco manubrio in posizione bassa, con un attacco manubrio creato ad hoc per mescolarsi dolcemente con la forma il telaio. Appositi distanziali del tubo di sterzo possono sollevare l’attacco manubrio fino 45 millimetri al di sopra del tubo di sterzo, proprio come un attacco manubrio tipico, qualora si voglia sollevare più in alto il manubrio.
Il grafico delle misure telaio BH in mostra ad Eurobike era privo di indicazioni di stack e reach, il modo migliore per valutare le caratteristiche di adattamento di una bicicletta. Le dimensioni del telaio standard erano invece disponibili e indicano che il telaio Aerolight si adatta in modo simile alla attuale bici GC Aero tri. Il tubo orizzontale e la lunghezza del tubo di sterzo suggeriscono che questa bici si adatta moderatamente agli stili di guida verticali, invece di costringere triatleti a sostenere solo posizioni aerodinamiche spinte.
BH utilizza due alloggiamenti aggiuntivi per porta borraccia sul tubo orizzontale appena dietro l’attacco manubrio, per dare al ciclista la possibilità di aggiungere ulteriori dispositivi di idratazione. La società spagnola ha in programma di creare una borraccia o un porta-oggetti/barrette da installare sul tubo orizzontale , colmando lo spazio vuoto qualora si guidi con un attacco manubrio in posizione alta.
Peter Shigo, manager di BH R & D, ha iniziato a progettare la bici con in mente una specifica norma del movimento centrale -BB386, che è abbastanza ampia, al fine di raggiungere gli obiettivi di rigidità laterale. Essi non considerano altri tipi di BB. Le caratteristiche aerodinamiche della bici sono state poi progettate in relazione a quella specifica caratteristica fissa.
Dopo aver completato il progetto dell’ Aerolight, BH ha testato un prototipo di forma uguale a quella della bici definitiva, nella galleria del vento FASTER in Arizona. La forma del telaio non è stata alterata o modificata a seguito di questo test, si trattava semplicemente di una "validazione", dice Shigo.
Prendendo in prestito una strategia di Cervelo, BH ha smussato il tubo obliquo dove si monta il porta borraccia , in modo da avvolgere la borraccia per migliorare le prestazioni in reali condizioni di gara e non le condizioni di prova senza borracce montate sulla bici.
Come si può vedere nella galleria fotografica, il resto del tubo obliquo è un profilo alare stretto con una sporgenza verso il basso che agisce come un invito della ruota anteriore. Il tubo sterzo è abbastanza ampio, sempre per esigenze di rigidità, e utilizza un headset 1”-1/8th. Shigo dice che il telaio è stato progettato in "considerazione dell'UCI " , con tutte le forme dei tubi conformi al rapporto 3:1 imposto dall’organo di governo del ciclismo..
Invece di utilizzare un unico supporto freno, Shigo ne ha previsti molteplici in modo che il telaio Aerolight possa utilizzare tipologie di freno diverse. La bici in mostra e tutte le bici complete previste per il 2013 prevedono l'uso del TRP V-brake, ma la struttura può ospitare anche le tipiche pinze road style.
"I supporti dei freni danno la libertà di utilizzare praticamente qualsiasi freno sul mercato", afferma Shigo. "Durante il ciclo di sviluppo, sono venute fuori interessanti proposte per i freni , in particolare le pinze idrauliche RT 8TT di Magura, e così abbiamo voluto avere la possibilità di ospitarle. La molteplicità degli attacchi freni fornisce flessibilità nel prezzo, ed inoltre fornisce al consumatore la capacità di creare la bici che desidera. "
L'aspetto negativo di questa versatilità sembra essere principalmente di tipo estetico: i supporti freno non utilizzati diventano leggermente antiestetici (buchi aperti) ma ciò non ha alcun impatto funzionale sulla bici.
BH vende il set telaio e quattro versioni complete dell’ Aerolight.. Il telaio GH Aero rimarrà il fondamento della loro bici triathlon a prezzi inferiori
Tendine di Achille e relativi traumi
Il tendine di Achille è il tendine più spesso di tutto il corpo.È protetto da borse seriche e da una guaina fibrosa che ne garantisce lo scorrimento. Collega i muscoli del polpaccio con il calcagno (1). Di conseguenza risulta essenziale durante le fasi di propulsione.
La tendinite d'Achille
Le cause di tale patologia sono molteplici: impatti e attriti ripetuti; carico eccessivo, un movimento errato o idratazione inadeguata; scarpe inadatte o disturbi posturali dei piedi (piedi piatti o cavi); riscaldamento o stretching insufficiente; cambiamento della superficie di allenamento, ecc.
Tale tendinopatia comporta dolore acuto, che può non essere avvertito a tendine caldo. Tuttavia, trascurando il problema l'atleta non sarà in grado di competere o allenarsi. Sospensione della pratica sportiva, applicazione di ghiaccio, fisioterapia e cure podologiche diventano prioritarie quando sia presente una tendinopatia.
Conformazione della spalla
La spalla è composta da ossa, muscoli profondi e superficiali. Qualora sia presente uno squilibrio muscolare e i muscoli superficiali siano più forti rispetto ai muscoli profondi, la spalla è esposta al rischio di lesioni.
Gravi lesioni della spalla
Lesione della cuffia dei rotatori
La cuffia dei rotatori è soggetta a sollecitazioni considerevoli e subisce lesioni causate dalla rotazione improvvisa dell'articolazione della spalla. La causa più frequente di tale lesione sono movimenti di lancio ripetuti, quali quelli di sport come il baseball. I sintomi sono dolore e affaticamento nell'alzare il braccio.
Sindrome da erosione
La causa principale è la pressione applicata al tendine del muscolo sovraspinato, che si trova tra l'omero e l'acromion. Si avverte dolore nella regione compresa tra la spalla e la parte superiore del braccio, inoltre il dolore si intensifica a braccio alzato ed è avvertito anche a livello del tendine del muscolo infraspinato. In tal caso la lesione è causata da movimenti anormali dovuti a forza ineguale dei muscoli che circondano la spalla.
Lussazione (dislocazione) dell'articolazione della spalla
Si verifica quando l'articolazione subisce uno shock diretto e intenso verso il basso e il gomito esteso è tirato all'indietro con fermezza. Si verifica spesso nel lanciare o colpire la palla in sport quali baseball o pallavolo.
Si tratta di un argomento affascinante, che richiede una precisa miscela di biomeccanica e aerodinamica per soddisfare le aspirazioni spesso altamente competitive del ciclista. Questi due fattori possono essere sia complementari sia contraddittori nella posizione da adottare e può avere un effetto significativo sulle prestazioni e il comfort durante una Crono o Triathlon.
Geometria di una bici TT
E’ una geometria in risposta al conflitto tra erogazione di potenza efficiente e aerodinamica. La tecnica è quella di adottare una posizione più eretta del tubo piantone verticale e sostanzialmente ruotare in avanti il ciclista attorno al movimento centrale.
Efficienza biomeccanica
Alcune persone credono che una tipica posizione Time Trial utilizza gruppi muscolari molto diversi dal ciclismo tradizionale. Questo può essere vero per il braccio e i muscoli della spalla, ma se si confrontano gli angoli principali anatomici di un ciclista su strada con quelli aggressivi di una postura TT sono molto simili. In entrambe queste posizioni si ruota il bacino in avanti per allungare i glutei e i femorali.. Questo a discapito dei flessori dell'anca, che si accorciano, ma il beneficio complessivo è positivo. Entrambe queste posizioni sono limitate da quanto il busto può essere inclinato in avanti e dal fatto che l’angolo minimo dell'anca (48,7 ° e 48,6 ° mostrati qui) si riduce a un punto tale in cui si raggiungono i limiti di flessibilità e il flusso di sangue risulta ristretto. Allo stesso modo l'angolo dell'anca in estensione completa della gamba potrebbe essere un fattore limitante poichè in questa posizione (94,3 ° / 94,5 °), i muscoli posteriori della coscia saranno completamente allungati. L’ efficienza biomeccanica e aerodinamica sono compatibili tra di loro invitando il ciclista a ruotare avanti, ma solo fino al punto in cui la riduzione della capacità di generare potenza non è più sufficientemente compensata da un miglioramento della resistenza aerodinamica frontale.
Aerodinamica
La maggior parte delle persone sono consapevoli che la resistenza aerodinamica di un corpo è in funzione del suo coefficiente di resistenza (Cd) e della sezione frontale (A). Un ciclista in una posizione accovacciata avrà un Cd di circa 0.9, che non suona molto bene, ma è comunque meglio che se fosse solo in piedi (1.20) o rispetto ad una piastra piana (1.17). Per migliorare la nostra aerodinamica (CdA) abbiamo bisogno di migliorare sia Cd e A, e può essere un ragionevole tentativo far diminuire l'area frontale. Senza l'utilizzo di una galleria del vento, si può solo azzardare un'ipotesi per migliorare Cd.
Come ridurre l'area frontale :
Abbassare l'estremità anteriore della bici.
Assicuratevi che i vostri gomiti siano all’interno delle anche.
Portare le ginocchia verso l'interno del telaio.
Avvicinare tra loro le spalle e tenere bassa la testa
Indossare abbigliamento aderente.
Come migliorare il Cd.
Molte persone possono osservare come molecole di aria interferiscano sulla superficie anteriore di qualsiasi corpo in movimento, aumentando la pressione e creando così resistenza. Molto importante però è la separazione del flusso d’aria che causa una riduzione della pressione dietro l'oggetto. L’Aerodinamica tenterà di evitare ciò, mantenendo il flusso laminare intorno all'oggetto il più a lungo possibile, evitando improvvisi cambiamenti di forma. Questo dà la classica sezione alare (come un dirigibile) che ha un Cx di 0,02. Come guida approssimativa qualsiasi parte aerodimanica della bici deve avere un rapporto larghezza/lunghezza di circa 1:4 per essere efficace (1:2 è solo marginalmente migliore di un tubo tondo). Questo non è particolarmente facile su una bici, ma siamo in grado di vedere un sacco di esempi come caschi aerodinamici, le forme del telaio, aerobars, raggi e ruote ad alto profilo o a disco.
L'uso di parti aerodinamiche è limitato solo dal budget, in quanto è un lavoro da farsi in galleria del vento.
Semplici linee guida per migliorare Cd sono le seguenti.
Con l'adozione di una posizione orizzontale della schiena e degli avambracci ci si avvicinerà al rapporto 1:4 per queste parti del corpo.
Ridurre la turbolenza con il passaggio dei cavi internamente.
Utilizzare gli avambracci per guidare il flusso d'aria sui fianchi.
Ridurre l'attrito della pelle con abbigliamento aderente.
Comfort
La correttezza di una posizione TT o da corsa convenzionale può in gran parte essere risolta da una semplice domanda.
Di quanto e con quale frequenza si esegue la migrazione verso la punta sella in fase di spinta?
Se la risposta è più di 25mm e spesso, allora la posizione non è ottimale e si può essere più veloci e più comodi con alcune modifiche.
Osserviamo ciò che accade quando scivoliamo in avanti sulla sella di solo circa 10 millimetri :
L'angolo minimo dell'anca si apre.
L'angolo dell'anca in massima estensione della gamba si apre.
L'angolo della spalla riduce.
Qui nelle immagini non viene illustrato, ma si riduce il massimo angolo del ginocchio come conseguenza del fatto che scivolando in avanti si ha un effettivo abbassamento dell'altezza della sella.
Idealmente, la posizione in bici dovrebbe consentire di rimanere piantati in sella , conservando la capacità di sprigionare potenza, con le braccia e le spalle rilassate per gran parte della gara.
Appendici manubrio.
Aerobars posizionate sul manubrio di bici da corsa tradizionali sono molto popolari. L'errore che molte persone fanno è quello di metterle troppo basse, in quanto non possono mettersi a proprio agio su di loro. Ci sono due approcci per regolare le appendici aerodinamiche, a seconda se cambio o meno la posizione della sella
1) la posizione della sella non cambia.
Se sulla tua bici da corsa hai comfort in sella e spesso adotti la presa bassa sul manubrio, stai operando entro i tuoi limiti di flessibilità. In questo caso, riproduci il tuo angolo del busto che hai con la presa bassa anche sulla posizione sulle appendici tri. Questo significa che l’angolo del tronco non aumenta né diminuisce quando ci si sposta dalla presa bassa del manubrio alla presa sulle appendici. Ma allora questo cambiamento di presa può sembrare inutile; in realtà con le appendici si assume una posizione delle braccia, dei polsi e delle mani che può essere molto confortevole sulle lunghe distanze.
2) la posizione della sella cambia (la sella si sposta in avanti)
Spostare in avanti la sella offre la possibilità di usufruire di una posizione più bassa. Se si fa fatica a passare il tempo sulla presa bassa del manubrio, è probabile che i vostri angoli di anca sono troppo stretti. Come abbiamo visto in precedenza, lo spostamento in avanti può alleviare questa tensione aprendo l'anca. A volte vi sono selle che hanno le guide insufficientemente regolabili per spostare la sella in avanti quanto basta, e allora è necessario su una sella o un reggisella diversi. Attenzione che avanzare troppo in avanti può influire sulla maneggevolezza e la guida della bicicletta.
Ad ogni modo, posizionare le barre in modo tale che l’angolo tra la parte superiore del braccio e la parte superiore del tronco sia di circa 90 ° a 110 ° : questo dà il miglior compromesso tra comfort e controllo. Questo angolo deve inoltre garantire l'assenza di scontro tra le ginocchia e le braccia, o tra le ginocchia e le gomitiere in fuori sella durante la salita.
Sintesi :
- Solo i ciclisti molto flessibili sono in grado di sostenere angoli max e min dell’anca inferiori a 90 ° e 45 °, rispettivamente.
- L’angolo massimo delle ginocchia può essere un po 'più basso, ma comunque tra 140 ° -150 °.
- Mantenere l’angolo tra braccio e tronco tra circa 90 ° a 110 °.
- Non preoccupatevi con pedivella orizzontale di avere il ginocchio sopra il perno del pedale (KOPS), in quanto la regola non è più valida su telai con tubi piantone più eretti.
- Se si acquista appendici manubrio per ottenere più aerodinamica rispetto alla presa bassa , è necessario spostare la sella in avanti.
- Inclinare il naso della sella leggermente verso il basso.
- Le appendici che assicurano ai polsi una posizione diritta sono più comode, soprattutto per le lunghe distanze. Appendici a doppia curva o estensioni diritte provocano un maggiore affaticamento dei polsi.
Leggi tutto: Aminoacidi : cosa sono e qual è il loro utilizzo
Il volume sanguigno dell’essere umano è costituito da arterie che apportano ossigeno ai muscoli e, per oltre l’80%, da vene che eliminano le tossine. Situato a distanza dal cuore e dai polmoni, il sangue venoso del polpaccio incontra non poche difficoltà nella fase di ascesa. Durante lo svolgimento di un’attività sportiva, sia essa intensa , amatoriale o di piacere, il polpaccio si comporta come una vera spugna che si riempie rapidamente. Se lo sforzo è intenso, la gittata cardiaca può aumentare fino a 5 – 6 volte e la portata sanguigna muscolare fino a oltre 20 volte. Ciò si traduce in un sovraccarico idraulico con dilatazioni venose e ipertensioni che possono essere causa di una cattiva ossigenazione muscolare (stanchezza, pesantezza, crampi….) e di una diminuzione del proprio rendimento e della propria performance. Il ripetersi di queste condizioni conduce ad una fragilità delle fibre muscolari con aumento del rischio di lesioni. Per affrontare questa situazione bisogna agire sul polpaccio, questo famoso cuore periferico.
E’ evidente che il vero bersaglio è il polpaccio e che le pressioni devono essere maggiori a questo livello e non alla caviglia. In effetti, nello sportivo a livello della caviglia non ci sono muscoli ma ossa, tendini, nervi e vasi sanguigni. I vasi e i nervi sono sia inaccessibili alla compressione perché protetti (sul retro) sia alquanto vulnerabili (vasi e nervi fibulari) nella parte anteriore. Inoltre, secondo la legge di Laplace, le pressioni trasmesse a livello del tendine del calcagno (Achille) non devono essere forti in quanto mal sopportate.
Ecco perché la compressione Progressiva con la sua gradualità di pressioni specifiche (deboli alla caviglia e più forti al polpaccio) si adatta perfettamente alla fisiologia dello sportivo. Attraverso la sua struttura anatomica conica o arrotondata e in rapporto con la legge di Laplace, il polpaccio dello sportivo necessiterà sempre di pressioni forti e adattate per una efficacità e tolleranza ottimale. Questa misurazione delle pressioni non può essere attualmente che calcolata attraverso il Centro di Ricerca e Sviluppo BV SPORT grazi ad esami para-clinici (Eco-Doppler a colori, RMN, Scanner) , grazie a studi clinici comprati (randomizzati in doppio cieco di grado A) e ad una esperienza clinica continua ed ininterrotta su sportivi da più di 15 anni. E’ indispensabile non dimenticare che BV SPORT è il precursore e l’inventore della compressione per il recupero e il Booster da sforzo (calza senza il piede) destinati agli sportivi e alla loro fisiologia in particolare.
Brevetto di contenzione progressiva BV SPORT. L’effetto compressione specifica BV SPORT agisce sulla riserva principale del POLPACCIO, vera e propria spugna vascolare e muscolare. Le PRESSIONI adattate al POLPACCIO permettono al cuore periferico uno sforzo inferiore a fronte di una eliminazione più rapida del sangue venoso mal ossigenato e carico di tossine (acido lattico, radicali liberi, CO2…) Pressioni minime se non nulle a livelle del piede.
Brevetto BOOSTER BV SPORT. L’effetto contenzione o aponeurosi permette un migliore contenimento e rendimento del muscolo durante lo sforzo e l’effetto COMPRESSIVO, grazie alle pressioni adattate à ciò, migliora l’ossigenazione (effetto turbo) e ritarda la congestione del polpaccio sotto sforzo. Portato regolarmente il concetto BV SPORT (Recupero + Booster) migliora la performance e riduce il rischio di lesioni.
Nello sportivo, abbiamo definito quale doveva essere l’intervallo di pressioni da applicare nella compressione Progressiva sulla caviglia (pressioni deboli) e sul polpaccio (pressioni forti) per un massimo beneficio senza effetti collaterali. L’analisi del comportamento delle vene in particolare muscolari attraverso EDC a riposo o sotto sforzo e il monitoraggio delle pressioni attraverso il misuratore ci ha permesso di mettere a punto la calza destinata al recupero, al benessere e il Booster. Quanto sopra ci ha poi condotto a depositare un brevetto di compressione Progressiva , di cui è proprietaria BV SPORT.
GARMIN SWIM : per i tuoi allenamenti a nuoto |
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Pubblichiamo un video realizzato nella piscina di Subbiano (AR), nel quale Gianluca Calfapietra responsabile della Jhonny Triathlon Forhans fornisce utili consigli per il triathleta che vuole migliorare la sua tecnica a nuoto. In vasca, ad eseguire con estrema maestria gli esercizi proposti da Calfapietra, un Fabio Guidelli, fortissimo atleta dell'Arezzo Triathlon, allora tesserato nella Johnny Triathlon.
Guardate Guidelli, ascoltate Calfapietra.....e buon allenamento a tutti !!
Dal sito americano di Osymetric, ecco un video che chiarisce come eseguire il corretto montaggio delle vostre corone Osymetric. BUONA VISIONE !
Pubblichiamo qui un video molto utile a cura del Settore Istruzione Tecnica della FIN (Federazione Italiana Nuoto), che approfondisce gli aspetti tecnici e didattici dello stile dorso. Da guardare con attenzione perchè utile a tutti, neofiti ed agonisti.
Dopo la Maratona è importante rigenerare il proprio organismo, fare in modo di allontanare tutta la stanchezza accumulata nei 42km195mt. I giorni successivi alla gara sono rigorosamente impostati sul recupero energetico, idrosalino, muscolare, mentale. E' opportuno per ogni aspetto apportare i dovuti accorgimenti. Per l'aspetto energetico è fondamentale alimentarsi bene e in maniera equilibrata...
... prediligendo carboidrati ad alto indice glicemico dopo la gara e a medio/basso indice glicemico nei giorni successivi. Poi è opportuno prediligere fonti proteiche (pesce e carne bianca) per rigenerare i muscoli depauperati e le fibre muscolari distrutte dai continui microtraumi.
Inoltre è auspicabile bere e integrarsi con Sali minerali subito dopo la gara e nei giorni successivi. Infine, cosa ancora più importante "staccare la spina" dalla corsa per qualche giorno per rigenerare la mente. Dopo aver apportato questi accorgimenti doverosi per recuperare è importante riorganizzare la Preparazione.
Le possibilità per riorganizzare la preparazione sono diverse:
1° : partecipare a una Maratona entro 1 mese per sfruttare la condizione fisica attuale;
2° : partecipare a una Mezza Maratona sempre entro un mese;
3° : partecipare ai campionati regionali FIDAL di 10km.
Vediamo come gestire la preparazione per le diverse soluzioni.
Preparazione per una Maratona dopo un mese
Noi podisti amatori siamo affascinati dall'idea di correre due maratone a distanza di qualche mese l'una dall'altra. In linea generale se la Maratona precedente è stata gestita bene senza aver accusato nessuna crisi energetica è possibile sfruttare la buona condizione fisica del momento e programmare una seconda maratona dopo 1 mese (4 settimane ), il tutto dipenderà dalla vostra capacità di recuperare, la quale a sua volta è condizionata dalla vostra condizione fisica e tecnica (più siete allenati e migliore sarà il recupero post gara), dalla vostra età (più giovani siete e più veloce è il recupero).
Come programmare le settimane post maratona?
Le capacità fisiche da dover mantenere allenate nel periodo post gara sono:
- Resistenza Aerobica, mediante sedute di Corsa lenta e Corsa media
- Potenza Aerobica , mediante sedute di Ripetute brevi, medie e lunghe
- Resistenza Aerobica Specifica, mediante sedute di corsa a ritmo maratona
- Mobilità Articolare, mediante esercizi adeguati al miglioramento della mobilità e elasticità
In primis l'obiettivo fisiologico da raggiungere nelle settimane post gara è quello di mantenere alta la cilindrata dell'organismo mediante esercitazioni che migliorano la soglia anaerobica (vedi newsletter 11 12 06 Potenza aerobica) , tutte le tipologia delle ripetute, e corto veloce (o gare brevi). Inoltre è importante mantenere allenata la Resistenza Aerobica e soprattutto la Resistenza Specifica mediante mezzi di allenamento a ritmo maratona. Non ci sarà bisogno di svolgere altri allenamenti eccessivamente lunghi, basterà inserire una seduta di 21/25km a due settimane dalla Maratona. Qualsiasi sia l'obiettivo agonistico successivo alla Maratona queste qualità fisiche è necessario mantenerle allenate il più possibile, soprattutto ripeto migliorare la velocità di corsa. Inoltre è fondamentale inserire sedute di stretching e mobilità articolare per rigenerare la
muscolatura, detendere i muscoli e alleviare le tensioni articolari .
Se l'obiettivo è quello di partecipare ai campionati regionali Fidal sui 10km, allora possiamo anche inserire nuovamente
un richiamo del potenziamento muscolare sia a carico naturale (salite) e sia con sovraccarichi mediante le macchine isotoniche, tutto ciò per consolidare la forza muscolare.
Se dobbiamo partecipare a una Mezza Maratona dopo la Maratona ci servirà sempre mantenere alta la soglia anaerobica,
ma non sarà necessario effettuare nessun'altro allenamento specifico di Lungo Lento, sarà più importante inserire sedute
di corsa media a ritmo della mezza maratona o del corto veloce per innalzare la soglia anaerobica.
Adesso vediamo le diverse tabelle di allenamento in base all'obiettivo da raggiungere dopo la Maratona.
Tabella (A) allenamento per preparare una Maratona dopo 1 mese dalla precedente
Tabella (B) allenamento per preparare una Mezza Maratona dopo 1 mese dalla Maratona
Tabella (C) allenamento per prepararsi al campionato di 10km FIDAL dopo la Maratona
La differenza sostanziale nel riorganizzare la preparazione atletica dopo una Maratona è quando si deve partecipare
ai campionati regionali FIDAL di 10km, ove l'obiettivo è quello di gareggiare ogni domenica o quasi, quindi si necessita
di allenarsi molto sulla velocità di soglia anaerobica, e utilizzare la corsa lenta per rigenerare l'organismo. Si potrebbe
fare un richiamo della Resistenza Aerobica la domenica che non si gareggia inserendo allenamenti di Lungo Lento.
Buona corsa a tutti!
Prof . Antonacci Ignazio
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La statistica ci dice che la scarpa da running più venduta da MOTUS è la Brooks Glycerin9. Una scarpa A3 massimo ammortizzamento dal peso di 333gr, con intersuola in BioMogo e sistema ammortizzante DNA. Vediamo in modo dettagliato quali sono le caratteristiche di questa scarpa bestseller, grazie alla presentazione video di Giampaolo Sala della Brooks Italia, affiancato dal grande Migidio Bourifa. Buona visione
Ecco il video del GARMIN EDGE 810 e GARMIN EDGE 510: i nuovissimi gps avanzati per bike e MTB di casa Garmin. Display a colori Touchscreen. Compatibili con Garmin Mobile Connect. Connessione con Smartphone tramite Bluetooth. Per l'EDGE 810 disponibili versioni con incluse schede di mappe per la navigazione su strada (City Navigator) e off road (Trek Map Italia).
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Pubblichiamo la terza parte del programma di allenamento che stanno seguendo i ragazzi del Progetto Neofiti dell'amico Ignazio Antonacci.
DAL FITNESS AL TRIATHLON DI PESCARA - IRONMAN 70.3 ITALY 10 GIUGNO
“ ALLENAMENTO SPECIFICO “ (3^ parte)
Dopo 4 mesi di preparazione, dove lo scopo principale è stato quello di migliorare la forza muscolare generale, la resistenza aerobica generale, la potenza aerobica, la tecnica nelle diverse discipline, a 2mesi e mezzo dall’evento si necessita di allenarsi per acquisire quelli adattamenti specifici del Triathlon e della gara IronMan 70.3.
Leggi tutto: Tabelle allenamento : dall Fitness all'Ironman 70.3 di Pescara - 3a parte
SISTEMI ENERGETICI E PRESTAZIONE
Prima di parlare dei Sistemi Energetici del nostro organismo che vengono attivati in seguito a uno sforzo fisico, vediamo di definire il concetto di Allenamento. L’allenamento può essere inteso come “la somministrazione programmata , organizzata , continuata nel tempo di determinati stimoli biologici, che abbia come fine ultimo il miglioramento della prestazione sportiva”. Ogni podista sa, che dopo un carico allenante il nostro organismo riceve degli stimoli che gli permettano di migliorare, tale miglioramento avviene se lo stimolo è adeguato alle propria condizione del momento, altrimenti si rischia di portare l’organismo oltre la sua capacità di sopportazione, andando incontro al fenomeno dell’Overtraining (sovrallenamento). Per tale motivo si necessita che lo stimolo allenamento, sia come quantità e sia come intensità, sia il più possibile personalizzato, graduale e che rispetti la leggi del carico e scarico, che poi non è altro che la Legge della Supercompensazione. In definitiva, dopo avere trasmesso uno stimolo allenante all’organismo (stress positivo) e dopo una fase di stanchezza generale post allenamento, c’è un adattamento e un successivo miglioramento della prestazione (supercompensazione). Se però lo stimolo o gli stimoli, sono stati troppi intensi e ripetuti nel tempo con un non sufficiente riposo e recupero neuromuscolare, allora si va incontro al decadimento della prestazione (Overtraining).
Da ciò si evince che ogni stimolo allenante deve avere una sua collocazione nel programma di allenamento, e deve prendere in considerazione diversi parametri idonei al miglioramento della performance sportiva:
Mi vorrei soffermare soprattutto sul concetto dello stimolo allenante che deve essere mirato e specifico per quella gara che stiamo preparando, quindi la preparazione deve rispecchiare determinate condizioni. Per capire meglio questo concetto vediamo prima di analizzare i Sistemi Energetici utilizzati dal nostro organismo per fornire energia.
SISTEMI ENERGETICI
Molto semplicemente i Sistemi Energetici non sono altro che delle vie metaboliche utilizzate dal nostro organismo per la risintesi della molecola di ATP (adenostrifosfato) e che per far ciò esistono in linea generale tre principali sistemi energetici, i quali possono avere potenza e capacità diverse in base all’utilizzo dell’energia prodotta. I tre sistemi si possono classificare in :
Sistema del fosfagene:
Tutti conoscono questo sistema come sistema energetico anaerobico alattacido in quanto non utilizza ossigeno (anaerobico) e non produce lattato (alatacido). Tale sistema utilizza come molecola ricca di energia il Fosfagene, il quale nell’uomo è rappresentato dalla fosfocretina. Quello che a noi interessa dal punto di vista dell’allenamento è che tale sistema è molto potente fornisce una energia in maniera rapida, ma si esaurisce in pochi secondi (esempio sprint, inteval training). Quindi è il primo a intervenire nel momento in cui lo sforzo è intenso e di durata limitata.
Sistema della Glicolisi
Tale sistema utilizza prevalentemente come substrato energetico i carboidrati, i quali sappiamo prendono il nome di Glicogeno e Glucosio. Questo processo è molto importante e diviene fondamentale soprattutto in tre occasioni e condizioni :
C’è da tener presente ai fini del nostro allenamento e quindi dell’impostazioni delle sedute di allenamento di corsa, che questo sistema (con produzione di piruvato) può prendere due vie distinte:
A) piruvato ridotto a lattato e si parla di Glicolisi Anaerobica, la quale è molto più potente , ma poco redditizia se paragonata alla Fosforilazione Ossidativa (Glicolisi Aerobica);
B) piruvato completa il processo di ossidazione con anidrite carbonica e acqua, mediante la fosforilazione ossidativa, allora si parla di Glicolisi Aerobica, la quale è meno potente, ma sicuramente più redditizia con passare del tempo di allenamento
Sistema della fosforilazione ossidativa
Tale sistema è molto produttivo ed efficace, rappresenta il 90% circa della produzione totale di ATP (adenositrifosfato) dell’organismo. La fosforilazione ossidativa viene messa in atto da una serie di reazioni biochimiche, le quali reazioni si possono suddividere in :
A noi non interessa molto entrare nel merito e nella dissertazione biochimica di questi processi, quello che conta sapere è il fatto che tale sistema energetico aerobico (presenza di ossigeno) per essere efficace e quindi allenato , si devono inserire e proporre durante la preparazione una serie di sedute di allenamento indirizzare al miglioramento del trasporto di ossigeno alle cellule (mitocondri) ove verrà alla fine utilizzato. Quindi non sono altro che metodiche di allenamento che rientrano nel miglioramento delle componenti centrali del sistema aerobico del nostro organismo. E’ inoltre da tener presente che questo Sistema della Fosforilazione Ossidativa utilizza i cibi che ingeriamo con l’alimentazione per fornire energia , quindi si parla di carboidrati, di lipidi e in casi eccezionali anche di proteine muscolari. Dal punto di vista biochimico possiamo affermare che l’ossigeno estratto dall’aria che noi inspiriamo , si lega alla emoglobina (proteina del sangue) presenta nei globuli rossi, per essere ceduto a livello muscolare alla mioglobina, per poi giungere ai mitocondri presenti nella cellula. Ecco perché è molto chiaro il fatto che maggiore sarà la quantità di emoglobina nel sangue, quindi di globuli rossi, maggiore sarà l’apporto di ossigeno, quindi d conseguenza aumenterà il cosiddetto Ematocrito. L’allenamento aerobico e soprattutto l’allenamento svolto in altura per un determinato periodo di tempo (almeno 3 settimane ) a una altitudine che oscilla da 1800-2300mt slm, porta a un miglioramento dell’ematocrito, dovuto principalmente a un normale incremento dell’eritropoietina che stimola la produzione di nuovi globuli rossi.
Equilibrio dei Sistemi Energetici
In pratica accade che durante la preparazione inserire allenamenti specifici per migliorare la Glicolisi Anaerobica (esempio sedute di interval training, ripetute in pianura) che portano a una produzione massiccia di acido lattico, non fa altro che interferire sul sistema di utilizzo dei Grassi (Potenza Lipidica). Da ciò si evince che se stiamo preparando in maniera specifica una Maratona, non possiamo forzare troppo nelle sedute di Interval Training, di allenamento alla soglia anaerobica, in quando tutto ciò interferirebbe nell’utilizzo dei grassi durante la Maratona. Quindi si necessita di inserire le sedute per migliorare la Glicolisi Anaerobica in periodi lontani della gara, inoltre la percentuale di queste sedute siano limitate e la gestione del ritmo non sia troppo elevato da permettere notevoli produzioni di acido lattico con difficoltà ad essere smaltito e riutilizzato per fornire energia. Quindi se l’allenamento per preparare la Maratona necessita di migliorare la Potenza Lipidica mediante la Fosforilazione Ossidativa, e quindi fare in modo di utilizzare come substrato energetico prevalentemente grassi a risparmio dei carboidrati, dobbiamo fare in modo di inserire sedute di allenamento che permettano tutto ciò.
Quindi in conclusione di quanto detto, possiamo affermare che gli allenamenti, la loro programmazione e organizzazione temporale, devono essere valutati in modo tale da calibrare gli effetti che possono apportare ai sistemi energetici, in base alla specificità della gara che si sta preparando. Non ha senso migliorare al massimo il Sistema della Glicolisi Anaerobica se il nostro obiettivo è quello di preparare la Maratona, quindi non sarà necessario inserire tante sedute di allenamento che vadano a lavorare sulla soglia anaerobica , ma diventerà fondamentale migliorare nel momento opportuno la Potenza Lipidica. Quindi vediamo di seguito due esempi di preparazione allenamento di 8 settimane che prendano in riferimento come obiettivo specifico gare di 10km e Maratona. Il programma prevede allenamenti su 4 giorni a settimana , per 8 settimane specifiche che abbia come obiettivo il raggiungimento della massima performance il momento della gara, il tutto è programmato rispettando il concetto del miglioramento e dell’equilibrio dei due sistemi energetici Glicolisi Anaerobica (10km) e Fosforilazione Ossidativa.
SETTIMANE SPECIFICHE PER MIGLIORARE GLICOLISI ANAEROBICA (10km) |
||||
1 |
CL 10km + allunghi |
RMP 8 x 1km RG rec 2-3’00 |
CL 10km + allunghi |
CM 10km Rgara 10km + 15_25" |
2 |
CL 10km + allunghi |
RBsalita 10 x 300mt rec discesa |
CL 10km + allunghi |
Corto Veloce Frazione 4 + 4km |
3 |
CL 10km + allunghi |
RBP 10 x 500mt - 10" RG rec 2’00 |
CL 10km + allunghi |
CM 12km Rgara 10km + 15_25" |
4 |
CL 10km + allunghi |
Fartlek 10 x 1' veloce + 1' lento |
CL 10km + allunghi |
Corto Veloce Frazione 5 + 5km |
5 |
CL 10km + allunghi |
RLP 4 x 2km RG + 5" rec 3-4’00 |
CL 10km + allunghi |
Progressivo 10km |
6 |
CL 10km + allunghi |
RBsalita 10 x 200mt rec discesa |
CL 10km + allunghi |
Corto Veloce 6 km |
7 |
CL 10km + allunghi |
RBP 10 x 300mt - 20" RG rec 4-5’00 |
CL 10km + allunghi |
CM 14km Rgara 10km + 15_25" |
8 |
CL 10km + allunghi |
Fartlek 10 x 1' veloce + 1' lento |
CL 10km + allunghi |
Obiettivo : Gara 10km |
SETTIMANE SPECIFICHE PER MIGLIORARE FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (42km) |
||||
1 |
CL 10km + allunghi |
RMP 8 x 1km RG + 5" rec 2’-3’00 |
CL 10km + allunghi |
Lungo Lento 24 - 28km |
2 |
CL 10km + allunghi |
RBsalita 10 x 200mt rec discesa |
CL 10km + allunghi |
CM 15km Ritmo Maratona |
3 |
CL 10km + allunghi |
RLP 5 x 2km + 5" RG rec 3-4’00 |
CL 10km + allunghi |
Lungo Lento 28 - 32km |
4 |
CL 10km + allunghi |
Fartlek 10 x 1' veloce + 1' lento |
CL 10km + allunghi |
Progressivo Ritmo Maratona 18 km |
5 |
CL 10km + allunghi |
RLP 3x 3km RG + 10-15" rec 4’-5’00 |
CL 10km + allunghi |
Lungo Lento 32 - 36km |
6 |
CL 10km + allunghi |
RBP 10 x 200mt rec discesa |
CL 10km + allunghi |
CM 21km Ritmo Maratona |
7 |
CL 10km + allunghi |
RM RT Maratona 8 x 1km RM rec 3’00 |
CL 10km + allunghi |
Ritmo Maratona 15km |
8 |
CL 10km + allunghi |
Fartlek 10 x 1' veloce + 1' lento |
CL 10km + allunghi |
Obiettivo : Maratona |
Buona corsa a tutti!
MESE | OBIETTIVI 1^SETT | OBIETTIVI 2^SETT | OBIETTIVI 3^SETT | OBIETTIVI 4^SETT |
Potenziamento carico naturale | Potenziamento carico naturale | Potenziamento carico naturale | Scarico | |
DICEMBRE | Resistenza Aerobica (Corsa Lenta ) | Resistenza Aerobica (Lungo Lento ) | Resistenza Aerobica (Corsa Lenta ) | Non potenziamento |
Riduzione intensità e durata allenamento | ||||
Potenziamento con pesi al 65% max + corsa in salita | Potenziamento con pesi al 65% max | Potenziamento con pesi al 65% max + corsa in salita | Scarico | |
GENNAIO | Resistenza Aerobica (Corsa lenta - Lungo Lento) | Resistenza Aerobica (corsa lenta ) | Resistenza Aerobica (corsa lenta - Lungo Lento) | Non potenziamento |
Capacità Aerobica (Corsa Media - Corsa Progressiva) | Capacità Aerobica (Corsa Media - Corsa Progressiva) | Capacità Aerobica (Corsa Media - Corsa Progressiva) | Riduzione intensità e durata allenamento | |
Potenziamento con pesi al 60% max + corsa in salita | Potenziamento con pesi al 60% max | Potenziamento con pesi al 60% max + corsa in salita | Scarico | |
FEBBRAIO | Resistenza Aerobica (corsa lenta - Lungo Lento) | Resistenza Aerobica (corsa lenta ) | Resistenza Aerobica (corsa lenta - Lungo Lento) | Non potenziamento |
Capacità Aerobica (Corsa Media -Corsa progressiva - Corsa con Variazioni | Capacità Aerobica (Corsa Media -Corsa progressiva - Corsa con Variazioni | Capacità Aerobica (Corsa Media -Corsa progressiva - Corsa con Variazioni | Riduzione intensità e durata allenamento | |
Come si può notare dalla programmazione dell'allenamento, la 4^ settimana è una settimana di scarico , ove la durata e | ||||
l'intensità dell'allenamento vanno ridimensionati per ridare all'organismo la possbilità di recuperare energie psicofisiche. | ||||
NOTE | Inoltre per quanto concerne il potenziamento muscolare nel primo mese si effettua solo a carico naturale a corpo libero, | |||
nel 2^ mese si inserisce un potenziamento con sovraccaricchi (macchine isotoniche in palestra) pari al 65% del proprio | ||||
massimale e si inseriscono anche delle sedute di corsa in salita. Nel terzo mese invece si diminuiscono i carichi (pesi) al 60% | ||||
e si continua ad allenarsi in salita a settimane alterne . |
1^S | lunedì | martedì | mercoledì | giovedì | venerdì | sabato | domenica |
CORSA LENTA 10km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 10km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 10km | CORSA LENTA 14km | ||
ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | RIPOSO | ALLUNGHI | |
5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | 5 x 100mt | ||
2^S | lunedì | martedì | mercoledì | giovedì | venerdì | sabato | domenica |
CORSA LENTA 12km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 12km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 12km | CORSA LENTA 16km | ||
ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | RIPOSO | ALLUNGHI | |
5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | 5 x 100mt | ||
3^S | lunedì | martedì | mercoledì | giovedì | venerdì | sabato | domenica |
CORSA LENTA 13km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 13km | POTENZIAMENTO | CORSA LENTA 13km | CORSA LENTA 18km | ||
ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | A CARICO | ALLUNGHI | RIPOSO | ALLUNGHI | |
5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | NATURALE | 5 x 100mt | 5 x 100mt | ||
4^S | lunedì | martedì | mercoledì | giovedì | venerdì | sabato | domenica |
CORSA LENTA 13km | CORSA LENTA 13km | CORSA LENTA 13km | |||||
RIPOSO | ALLUNGHI | RIPOSO | ALLUNGHI | RIPOSO | RIPOSO | ALLUNGHI | |
5 x 100mt | 5 x 100mt | 5 x 100mt | |||||
La disciplina del Triathlon si sta sviluppando in maniera esponenziale sempre di più tra il mondo amatoriale, sempre più atleti amatori passano da un’attività singola, come podismo, ciclismo, nuoto, alla Multidisciplina, o comunque integrano i loro allenamenti con attività collaterali rispetto alla loro principale disciplina. Abbiamo visto in diversi articoli i motivi per i quali molti amatori scelgono il Triathlon :
· Minor infortuni e quindi più frequenza degli allenamenti
· Maggior vita sportiva (longevità)
· Migliori risultati anche nella singola disciplina svolta
· Miglior mantenimento del peso corporeo
· Miglior equilibrio corporeo tra i diversi segmenti
· Maggior autostima e maggior consapevolezza delle proprie potenzialità
· Maggio motivazioni nella pratica dell’attività fisica
Nello stesso modo e semplicità per cui diversi atleti passando dalla singola disciplina alla pratica del Triathlon, non è possibile considerare semplicistico gli aspetti organizzativi su allenamento, alimentazione ed eventuale integrazione . Infatti, un aspetto che caratterizza e differenzia il Triathlon rispetto alla singola disciplina (Corsa, Ciclismo o Nuoto), è proprio l’aspetto organizzativo e complessità nella gestione degli allenamenti combinati, nelle doppie sessioni giornaliere, alimentazione e integrazione da programmare, sia nelle sessioni di training e sia in gara. Questo non significa che sia impossibile, ma solo che si necessita di non lasciare nulla al caso per evitare problematiche di gestione allenamenti e gare e per continuare a praticare questa splendida disciplina alla portata di tutti. Quindi vediamo di seguito come sia possibile organizzarsi al meglio durante allenamenti dal punto di vista alimentazione e integrazione sportiva. Tenendo presente che a differenza soprattutto per chi viene dalla corsa e dal nuoto, nel triathlon si ha maggior possibilità di alimentarsi e integrare al meglio anche durante allenamento, per via dell’utilizzo della bike nelle sessioni combinate, o per via della disponibilità del bordo vasca per il Nuoto.
Alimentazione Triathlon
Per quanto concerne l’alimentazione per il Triathlon premesso che sicuramente si necessita di maggior introito calorico durante l’arco della giornata e dell’intera settimana a disposizione per allenamenti, rispetto alla singola disciplina. Non ipotizziamo allenamenti per gare come IronMan , ma già per una preparazione mirata a gare di Olimpico e di IronMan 70.3, si necessita di fare molta attenzione a quello che si manga, sia come quantità, sia come qualità degli alimenti, e sia come modalità di assunzione durante la giornata di allenamento. Prendiamo in riferimento diversi esempi di allenamento durante la giornata!
1. Allenamento di mattina Nuoto 1Hora + Bici 2h00
In questo caso ipotizziamo che l’allenamento inizi alle 7.00 di mattina con un’ora di Nuoto e continui con il Ciclismo per altre 2ore circa. Sicuramente non avremo modo di fare colazione , ma potremmo gestire l’alimentazione e integrazione come segue.
· Ore 6.00 Leggera colazione (Fette Biscottate 2 + marmellata + spremuta o succo)
· Ore 7.00 Allenamento di Nuoto (durante allenamento integrazione sali minerali )
· Ore 8.00 Inizio allenamento di Ciclismo (durante allenamento integrazione con una Barretta Energetica con assunzione di liquidi Sali Minerali, Carboidrati e Aminoacidi ramificati in un’unica soluzione)
· Ore 10.00 Subito dopo allenamento Integrazione con prodotto per il recupero energetico e muscolare (Carboidrati, Sali minerali, aminoacidi, glutammina ) a seguire Colazione (Fette biscottate marmellata e miele + cereali e latte o bevanda alla soia, o riso , frutta fresca , frutta secca noci o mandorle, succo di frutta).
2. Allenamento pausa pranzo Nuoto 1Hora + Corsa 1h30
In questo caso ipotizziamo che l’allenamento inizi alle ore 13.00 con un’ora di Nuoto e continui con la Corsa per circa 1h30’ ipotizzando un allenamento aerobico di base. Sicuramente avremo modo di fare una buona colazione di base e uno spuntino a metà mattinata se il lavoro ce lo permetta.
· Ore 7.00 Colazione con fette biscottate (o Gallette di Riso/Farro/Cereali) marmellata e miele , cereali e latte o derivati, frutta fresca , succo di frutta o spremuta, frutta secca (noci o mandorle) . Integrazione Omega3 !
· Ore 11.30 Panino con bresaola o Tacchino o Salmone oppure Yogurt Frutta Fresca
· Ore 12.30 Soluzione Idrosalina Pre Gara Endurance
· Ore 13.00 Allenamento di Nuoto (Bere acqua con aggiunta di sali e maltodestrine)
· Ore 14.00 Allenamento Corsa
· Ore 15.30 Integrazione Recupero Muscolare ed Energetico
· A seguire Pranzo a base di Riso o Pasta al pomodoro o con olio + petto pollo + frutta ; se non si ha opportunità di mangiare va bene insalata di riso con tonno !
3. Allenamento pomeriggio/sera Nuoto 1Hora + Corsa 1h00 o Ciclismo 2h00
Come sopra in questo caso avremo modo, sia di consumare la colazione , lo spuntino metà mattinata, il pranzo e lo spuntino metà pomeriggio. In questo modo nel momento in cui ci svolgiamo l’allenamento non avremo bisogno di granchè, eventualmente solo soluzione con sali minerali, carboidrati con diversa assimilazione, aminoacidi ramificati e glutammina per prevenire affaticamento muscolare .
A prescindere da quello che si preferisce mangiare e integrare prima, durante e dopo allenamento, è fondamentale tener presente alcune regole e consigli generali che possano farsi di vivere un buon allenamento ( o gara) senza avere nessun calo energetico sfruttando al meglio il proprio potenziale. Queste regole sono valide sia che si si allena la mattina presto, a pausa pranzo, o nel pomeriggio/sera post lavoro .
CONSIGLI E INDICAZIONI GENERALI GESTIONE ALIMENTAZIONE
· Se non si ha opportunità di fare colazione la mattina prima dell’allenamento è opportuno integrare durante l’allenamento con soluzione contenente sali minerali, carboidrati e aminoacidi. Tra una sessione e l’altra eventualmente mangiare una piccola barretta energetica.
· Quanto si effettua allenamento combinato Nuoto e Ciclismo è preferibile integrare durante la sessione di ciclismo anche con qualcosa di solido (barrette energetiche) o con soluzione liquida contenente sali minerali, carboidrati e aminoacidi.
· Quando si effettua allenamento combinato Nuoto e Corsa è preferibile fare il pieno di energia prima di iniziare la seduta del Nuoto e tra una disciplina e l’altra bere soluzione per Recupero energetico e muscolare, oppure una barretta energetica facile da digerire, per prepararsi al meglio alla seconda sessione (di corsa).
· Dopo allenamento combinato è sempre meglio nei 20’00-30’00 post allenamento integrare con una soluzione per il Recupero contenente sia sali minerali, sia carbodrati, sia aminoacidi ramificati e sia glutammina. Dopo questo momento diventa più difficile recuperare, soprattutto se poi abbiamo una doppia seduta di allenamento, la quale capita spesso per chi fa Triathlon.
· E’ preferibile in nessun modo saltare i pasti durante le giornate di allenamento e soprattutto subito dopo allenamento, in quanto il recupero muscolare ed energetico sarebbe veramente compromesso, anche nei giorni successivi percependo maggior stanchezza. Quindi organizzatevi sempre con la possibilità di lasciarmi un 30’00 per pranzare o fare colazione subito dopo l’allenamento.
Queste su menzionate sono indicazioni di massima che dovreste adattare alle vostre esigenze, ma che comunque vanno bene per tutti se riuscite ad applicarle al meglio, tenendo presente che il recupero post allenamento e quindi la riuscita dell’allenamento successivo dipenda da come il vostro organismo ha recuperato ed eliminato le tossine dell’allenamento precedente. Questo significa dare molta importanza sia all’alimentazione pre allenamento, sia all’integrazione in allenamento, e sia all’alimentazione e integrazione post allenamento (o gara).
Come sempre concludo ricordandovi che queste non sono indicazioni empiriche, ma devono essere messe in pratica quotidianamente in ogni allenamento per capire quale sia la soluzione migliorare per le proprie esigenze e caratteristiche tecnico/fisiche! Provate per migliorare il vostro allenamento e affrontare al meglio la Triplice Disciplina.
Buon Triathlon e buon divertimento!
by Prof. Ignazio Antonacci
I Triatleti professionisti possono avere più tempo per l'allenamento , ma questo non significa che non possiamo prendere le loro migliori idee e farle nostre. È possibile copiare i pro su come strutturano l'allenamento in modo intelligente e con chiari obiettivi per il vostro prossimo Ironman
L'allenamento dei campioni Ironman è strutturato in blocchi di tre settimane, o mesocicli di training, ognuno dei quali con un particolare obiettivo. Gli atleti Age Group possono beneficiare di prendere un simile approccio generale all'allenamento , a partire da una struttura di base che comprende anche alcuni obiettivi specifici all'interno di ogni mesociclo. Quando un atleta Age Group si iscrive ad un Ironman, spesso questa gara tende ad essere il loro personale evento annuale, nel senso che è il punto focale della loro stagione. Lavorando a ritroso dalla data di un Ironman, ecco un esempio di creazione di mesocicli. Si noti che è possibile formulare un piano simile per tutte le distanze regolando il volume e l'intensità.
Sessioni chiave per 10 settimane prima di un Ironman:
Avere un piano ben congeniato e fissare gli obiettivi della timeline con particolare attenzione ai diversi sistemi energetici aumenta notevolmente le vostre probabilità di successo. Strutturare il piano in blocchi di tre settimane : due settimane di costruzione seguite da una settimana di recupero. Una settimana di recupero dovrebbe includere due giorni completi senza allenamento, ed essere circa il 50 - 65 per cento del volume di allenamento della precedente settimana.
1-3 settimane
(8-10 settimane prima di Ironman) Emphasis: capacità aerobica
L'atleta deve essere in forma prima di iniziare questo mesociclo, e l'obiettivo è quello di costruire la forza attraverso i movimenti specifici degli sport (nuoto, bici e corsa) e la resistenza. Limitare l'intensità delle sessioni in modo da poter eseguire più giorni di allenamento ad elevato volume.
Obiettivo del training:
Due settimane di resistenza nel nuoto, bike e run , concentrati sulla costruzione di capacità aerobica e forza, seguite da una settimana di recupero.
Sessioni chiave per costruire la resistenza e la forza:
• pedalate aerobiche di resistenza di 4,5-6,5 ore. Includere lunghe salite, se possibile.
• corsa di resistenza aerobica di 1,5-2,5 ore. Eseguire su un terreno collinare.
• Cadenza di pedalata bassa , più sforzi di 10-30 minuti a 55-65 rpm per costruire la forza.
• Nuoto con palette per la forza.
Settimane 4-7
(5-7 settimane prima di Ironman) Emphasis: capacità aerobica e la stimolazione
Continua la resistenza fisica, ma si comincia a entrare in sintonia con l'andatura obiettivo, allenandosi su un terreno che simula il tuo Ironman. Dopo essersi adattati alle sessioni più lunghe del precedente blocco di allenamento, il vostro obiettivo è ora quello di nuotare, pedalare e correre un po 'più veloce sulle lunghe distanze. L'accento è posto sulla costruzione di efficienza all'andatura obiettivo per l' Ironman.
Obiettivo del training:
Due settimane di resistenza in bici e a corsa con esecuzione focalizzata sul passo e il ritmo gara, seguita da una settimana di recupero. Sessioni principali:
• pedalate aerobiche di resistenza di 4,5-6 ore, compresi 3-4 intervalli di 20-45 minuti a ritmo gara Ironman sulle vostre appendici aerodinamiche. Guidare su terreni simili alla gara obiettivo.
• Scesi dalla bici , correre a ritmo gara per 15-60 minuti, su un terreno simile al vostro Ironman obiettivo.
• corsa di resistenza aerobica di 1,5-2,5 ore, collinare per mantenere la forza
• Pedalare a bassa cadenza, più sforzi di 10-30 minuti a 55-65 giri per sostenere la forza.
• Nuoto potenza aerobica: serie lunghe come 3 × 1000 metri o un continuo 3000, che si ispirano al ritmo gara, Possibilmente nuota anche in mare aperto
Settimane 7-8
(3-4 settimane prima di Ironman) Emphasis: potenza aerobica
Ora si fa la messa a punto per la vostra gara. L'obiettivo di questo blocco di allenamento è quello di raggiungere il picco di forma per il vostro evento. Ridurre il volume complessivo di allenamento di circa il 20 per cento. L'obiettivo non è quello di andare su lunghe distanze, ma piuttosto di sfidare il sistema aerobico e ottimizzare il vostro corpo per il giorno della gara.
Obiettivo dell'allenamento:
Due settimane di costruzione di potenza aerobica con l'obiettivo di pedalare e correre più veloci del passo gara Ironman.
Sessioni principali:
• Una uscita in bici di potenza aerobica a settimana, di 4-5 ore, compresi 3-4 intervalli su terreno simile a quello di gara andando 1.5-3km/h più veloce del ritmo di gara Ironman (o 5-10 battiti della frequenza cardiaca sopra del target Ironman) sulle appendici aerodinamiche.
• Scesi dalla bici , correre a ritmo gara per 15-60 minuti, su un terreno simile al vostro Ironman obiettivo.
• Corsa di potenza aerobica per ciascuna settimana di 1,5-2 ore in terreno simile a quello della gara; correre per due terzi a ritmo gara Ironman e terminare l'ultimo terzo della corsa al ritmo di un Half Ironman
• set di Nuoto alla soglia lattacida, come ad esempio 20 × 100 metri con 30 secondi di riposo, cercando di girare i 100mt 3-5 secondi più veloce del ritmo obiettivo Ironman.
Settimane 9-10
(1-2 settimane prima di Ironman) Emphasis: Recupero e GARA !
Il lavoro è fatto, e le ultime due settimane sono per assorbire il tuo allenamento ed affilare il tutto per il giorno della gara. E 'importante rimanere mentalmente impegnaio e concentrati nelle sessioni.
Obiettivo dell'allenamento:
• Assegnare le ultime due settimane prima della gara al riposo (tapering). Inizia con 3-5 giorni di riposo e attività leggere.
• I prossimi 4-6 giorni sono per "attivazione" (sessioni di allenamento più brevi in velocità gara).
• Gli ultimi 3-5 giorni sono per più di riposo e di preparazione della giornata di gara
LNT = fondo lento | ritmo di gara + 20% | ---> | ALLP = allunghi in progressione |
LNG = fondo lungo | ritmo di gara + 15% | ---> | LNGL = corsa lunga e lenta |
MDO = fondo medio | ritmo di gara + 7% | ---> | RMDO = corsa a ritmo medio |
VEL = fondo veloce | ritmo di gara + 3% | ---> | RPTL = ripetute lunghe |
LNT = +55" | LNGL= +50" | RMDO=+30"/20" | RPTL= +0/5" |
Settimane | Martedì | Mercoledì | Venerdì | Domenica |
1 | LNGL 15 km ALLP 5 x 100m | RPTL - 5 x 2km Rec 3'30'' | LNGL 13 km ALLP 5 x 100m | RMDO 14 km |
2 | LNGL 15 km ALLP 5 x 100m | RPTL - 3 x 3km Rec 4' | LNGL 13 km ALLP 5 x 100m | LNGL 20 km RMDO 5 km |
3 | LNGL 15 km ALLP 5 x 100m | RPTL - 4 x 3km Rec 4' | LNGL 13 km ALLP 5 x 100m | RMDO 10 km |
4 | LNGL 12 km ALLP 5 x 100m | RPTL - 3 x 2km Rec 3'30" | LNGL 16 km ALLP 5 x 100m | GARA |