In questo periodo della stagione, la primavera è fondamentale per ogni atleta in genere e Triatleta, allenarsi a cercare la forma migliore e quindi testare i Ritmi Gara nelle diverse frazioni previsti di Nuoto, Bike e Corsa. Il calendario gare è fitto di appuntamenti, da gara di Duathlon, Triathlon Sprint, Olimpici, IronMan 70.3, IronMan. Dopo una preparazione intensa che ha visto succedersi i diversi periodi di allenamento , distinti in Periodo Generale, ove ci si è allenati migliorando gli aspetti condizionali generali ( Forza e Resistenza Genarle), passando per il Periodo Specifico fondamentale per allenarsi ai ritmi gara, per poi concludere col Periodo Agonistico. Questo periodo dell’anno è sicuramente indispensabile per allenarsi a livello “specifico” e migliorare gli automatismi della gara alla quale ci stiamo preparando. Questa fase della preparazione “specifica”, a prescindere dalla distanza di gara alla quale ci stiamo preparando, Sprint, Olimpico, IronMan 70.3 o IronMan, è fondamentale organizzare le sedute di allenamento che siano più vicine possibili alle condizioni di gara che andremo ad affrontare. Tutto ciò ci permetterà di migliorare le capacità e qualità tecniche/condizionali indispensabili per arrivare nella miglior condizione possibile nel periodo agonistico quando le gare ne faranno da padrone.
ANALISI SPECIFICA DELLA DISTANZA DI GARA
Se vogliamo gareggiare al meglio della nostra condizione fisica evitando errori che possano compromettere la gara è fondamentale studiare al meglio le caratteristiche tecniche e organizzative della gara in questione , e nel caso del Triathlon si possono fare delle distinzioni, tra gara Brevi e gare Medio/Lunghe :
A prescindere dalla distanza di gara , le fasi da analizzare e su cui focalizzare l’attenzione negli allenamenti specifici , si possono distinguere in 5 fasi ( frazioni) :
1. Nuoto
2. T1 (Nuoto/Ciclismo)
3. Ciclismo
4. T2 (Ciclismo/Corsa)
5. Corsa
RITMI GARA E TRANSIZIONI
Nuoto: Nelle sedute di Nuoto bisogna cercare una tecnica produttiva e fluida che ci permetterà di consumare meno energie possibili, mantenendo sempre un ottimo livello di efficienza muscolare. Inoltre, appena possibile diventa fondamentale nuotare in “acque libere” con la muta in caso di necessità fino ad Aprile/Maggio. Abituarsi a nuotare in gruppo, simulando anche delle partenze di gruppo, organizzare delle esercitazioni per migliorare l’orientamento nelle acque libere, imparare a mantenere le traiettorie per evitare spreco di energie e perdite di tempo. Inserire delle esercitazioni, sia in piscina e sia al mare, alternando respirazione frontale e respirazione da ambo i lati (sx /dx) per abituarsi a eventuali condizioni di moto ondoso del mare.
ESEMPI DI SEDUTE DI NUOTO |
Riscaldamento |
Parte Centrale |
Defaticamento |
200mt stile libero |
5 x 300 o 400mt Ritmo Gara rec 50mt dorso (ogni 50mt cambio modalità respirazione) |
200mt stile libero |
200mt stile libero |
10 x 100mt SAN rec 100mt Ritmo Gara |
200mt stile libero |
200mt stile libero |
5 x 400 o 500mt Ritmo Gara rec 50mt dorso (ogni 100mt cambio modalità respirazione ) |
200mt stile libero |
T1 (Transizione Nuoto/Ciclismo): in questo periodo Specifico di primavera è opportuno simulare la frazione di Nuoto + Transizione + Ciclismo. Possiamo organizzare, sia una seduta in piscina se abbiamo opportunità di avere una cyclette o un rullo ai bordi piscina. Altrimenti se il meteo è ideale possiamo organizzare delle sedute di Combinato al mare, sfruttando un parcheggio come zona Transition e deposito Bike , quindi simulando la gara con le seguenti fasi :
1. Nuoto da 500/1000mt in base alla distanza gara
2. Uscita dall’acqua
3. Corsa verso zona transition
4. Svestizione e cambio Muta
5. Sistemazione delle scarpe da bike, casco, occhialini
6. Corsa con la bike
7. Salita sulla Bike dopo una linea di demarcazione e avvio della frazione Ciclistica
In base all’obiettivo da voler raggiungere, possiamo eseguire questi fasi diverse volte , per provare e riprovare i diversi automatismi gara , ovvio che la distanza del Nuoto dovrebbe essere più corta per simulare più ripetizioni.
Ciclismo: per quanto concerne il ciclismo è la frazione che crea maggior disagio organizzativo per via del tempo necessario da dedicare a questa frazione, il tutto sempre dipendente dalla distanza di gara a cui ci stiamo preparando. In questo periodo è preferibile allungare i chilometri in allenamento, ma al tempo stesso diventa fondamentale che molta parte dei chilometri siano gestiti su un percorso simile a quello di gara e che il ritmo sia prossimo a quello di gara. Cercare di non scadere molto dal punto di vista della frequenza di pedalata, oltre a inserire sedute prossime o superiori ai km di gara, è fondamentale inserire anche delle sedute di agilità e aumento delle frequenza della pedalata cercando sempre la rotondità e fluidità. Inoltre, imparare a cambiare rapporti e adattarli al percorso in maniera tale da sfruttare al meglio le proprie potenzialità!
ESEMPI DI SEDUTE DI CICLISMO |
Riscaldamento |
Parte Centrale |
Defaticamento |
20Km pianura |
Da 50 – 60km Ritmo Gara (percorso simile a quello di gara ) |
20km pianura |
10km pianura |
Lungo Fondo Aerobico da 90-110km ( di cui 40-50km a Ritmo Gara ) |
10km pianura |
20Km pianura |
Da 60 – 70 km Ritmo Gara (percorso simile a quello di gara ) |
20km pianura |
T2 (Transizione Ciclismo/Corsa): il passaggio più complicato della gara di Triathlon è sicuramente quello che riguarda il Ciclismo/Corsa, sia dal punto di vista muscolare, metabolico e mentale. Per tale motivo è opportuno allenare al meglio il passaggio Ciclismo/Corsa. Questi automatismi è possibile allenarli con Combinati Frazionati che permettono di ripetere i cambi tra le duediscipline, migliorando la sensibilità del gesto tecnico, oppure possiamo organizzare sedute di allenamento con Combinati Specifici, ove i km sono prossimi a quelli di gara e si cerca di gestire il ritmo gara e tutti gli automatismi inerenti all’integrazione gara , quindi simulando le seguenti fasi :
1. Frazione Ciclismo (chilometraggio in base alla gara da preparare)
2. Discesa dalla bike prima della zona Transition
3. Corsa con la bike verso zona Transition
4. Deposito bike sulla propria zona di competenza
5. Svestizione delle scarpe da bike, casco, occhialini
6. Indossare scarpe da Running
7. Corsa per avvio frazione podistica
Come detto questi fasi possono essere organizzare in un'unica soluzione specifica , oppure da ripetere diverse volte nell’arco della stessa seduta per permettere una maggior assimilazione dei movimenti.
In base all’obiettivo da voler raggiungere, possiamo eseguire questi fasi diverse volte , per provare e riprovare i diversi automatismi gara , ovvio che la distanza del Nuoto dovrebbe essere più corta per simulare più ripetizioni.
Corsa: per quanto riguarda la corsa diventa fondamentale in questo periodo allenarsi intensamente e in maniera specifica per raggiungere l’obiettivo finale. Tenendo presente che la corsa è l’ultima frazione che condurrà il triatleta al traguardo, è importante prepararsi al meglio, anche se come ben sappiamo, la corsa è condizionata anche dalle frazioni precedenti (Nuoto /T1/ Ciclismo/T2), ma avere già una buona preparazione “a secco” della corsa è una caratteristica importante. Quindi diversi allenamenti devono essere gestiti a ritmo gara in base alla distanza che andremo ad affrontare, oltre come abbiamo visto precedentemente, a simulare dei combinati Ciclismo/Corsa, in quanto comunque la corsa la si svolge dopo aver pedalato per diversi chilometri!
ESEMPI DI SEDUTE DI CORSA |
Riscaldamento |
Parte Centrale |
Defaticamento |
Corsa Lenta 3km + 10 allunghi da 30”rec 1’00 |
Ripetute Medie 8 -10rip x 1km Ritmo Gara Recupero 2’00 -3’00 |
Corsa Lenta 2km + 5 allunghi da 30”rec 1’00 |
Corsa Lenta 3km + 10 allunghi da 30”rec 1’00 |
Corsa Progressiva a ritmo gara da 10-15km (incremento di ritmo di 5” al km ogni frazione ) |
Corsa Lenta 2km + 5 allunghi da 30”rec 1’00 |
Corsa Lenta 3km + 10 allunghi da 30”rec 1’00 |
Ripetute Lunghe 4 x 2km Ritmo Gara Recupero 3’00 – 4’00 |
Corsa Lenta 2km + 5 allunghi da 30”rec 1’00 |
Il Ritmo Gara menzionato nelle diverse sedute di allenamento, si riferisce al ritmo gara che teoricamente pensiamo di gestire nella gara di Triathlon che stiamo preparando, quindi se state preparando un Olimpico riguarderà Ritmo gara per i 10km , IronMan 70.3 Ritmo Gara per la Mezza Maratona, IronMan Ritmo Gara per la Maratona. L’aspetto difficile da gestire negli allenamenti “a secco” è quello del controllo del ritmo gara, visto che di norma c’è una differenza sostanziale, tra ritmo di corsa a secco e ritmo gara dopo le diverse frazioni e più la distanza di gara si allunga, e maggiore è il gap tra ritmo della “corsa a secca” e ritmo gara! Quindi il Triatleta deve sempre pensare che sta correndo in una condizione fisica di “stanchezza”, quindi cercando di rallentare i ritmi di corsa , focalizzandosi sul Ritmo Gara ! Adesso è ora di mettersi ad allenare in maniera specifica per raggiungere il vostro obiettivo e godervi la gara nelle migliori condizioni.
Buon Triathlon a tuttiPer quanto gli esercizi per curare la tecnica di corsa, sembrino materia da ‘podisti’, è bene tenere presente che una corsa efficace e poco dispendiosa è utilissima (per non dire determinante) anche per un triathleta. Nell’allenamento di un triathleta, infatti, non dovrebbero mai mancare momenti da dedicare all’esecuzione del corretto gesto nella corsa. Purtroppo, invece, nella maggior parte dei casi, questo non succede e si tende a trascurare aspetti che gli atleti top sanno invece essere estremamente strategici ed imprescindibili.
A spiegarvelo, per noi di Runner’s World e in collaborazione con 2XU, ci ha pensato Alberto Casadei, forte specialista del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Alberto non rinuncia, durante il suo training, a dedicare del tempo prezioso agli esercizi di tecnica di corsa. Come ci spiega in questo video: ‘Correre con le gambe appesantite dalla frazione ciclistica è tutt’altro che semplice. Un buon supporto del piede in rullata nella fase di appoggio, il bacino alto, la corretta posizione del busto, così come anche la giusta oscillazione delle braccia, sono per un triathleta aspetti da non trascurare mai nel training’.
Ecco quindi alcune esercitazioni che Alberto ci propone e che sono già un ottimo inizio per impostare un corretto lavoro sulla tecnica di corsa e per rendere al meglio nell’ultima frazione delle nostre gare.
Una sola raccomandazione ci sentiamo di farvela noi di Runner’s World: da un punto di vista pratico e logistico, è bene inserire le esercitazioni di tecnica nelle sedute di scarico, magari subito dopo un fondo lento, ma mai in prossimità delle gare. La desuetudine a questo tipo di stimoli potrebbe facilmente darvi un pochino di risentimenti muscolari, che ovviamente in gara è meglio non avere
UOMINI PRO
1 2:29:25 Hugo Dan PRO M 0:20:43 1:18:17 0:47:55
2 2:31:04 Marais Stuart PRO M 0:22:30 1:19:32 0:46:14
3 2:33:05 Stoltz Conrad PRO M 0:21:11 1:19:39 0:49:53
4 2:38:34 Weiss Bradley PRO M 0:21:14 1:22:42 0:52:13
5 2:43:08 Aernouts Bart PRO M 0:22:52 1:28:53 0:48:43
6 2:44:00 Blignaut Theo PRO M 0:20:46 1:28:31 0:52:17
7 2:44:40 Kubicek Jan PRO M 0:23:53 1:28:22 0:49:47
8 2:48:20 Holmes Llewellyn PRO M 0:24:30 1:26:12 0:54:30
9 2:49:42 Van Heerden Antoine PRO M 0:25:30 1:30:21 0:51:24
10 2:50:04 Guidelli Fabio PRO M 0:21:10 1:33:21 0:52:50
14 3:01:13 Calamai Simone PRO M 00:25:29 01:35:37 00:57:13
DONNE PRO
1 2:57:07 Duffy Flora PRO F 0:20:51 1:38:55 0:54:29
2 3:05:49 Wasle Carina PRO F 0:25:07 1:41:53 0:56:23
3 3:06:03 van Huysteen Carla PRO F 0:23:52 1:42:56 0:56:52
4 3:09:08 Sloane Susan PRO F 0:26:19 1:39:18 1:01:00
5 3:12:34 Finchamp Hannah Rae 20-24Yrs F 0:24:13 1:43:37 1:01:46
6 3:17:08 Griffioen Nicolette 20-24Yrs F 0:26:52 1:48:20 0:58:55
7 3:21:41 Moolman Adrienne 35-39Yrs F 0:26:35 1:48:38 1:03:29
8 3:21:50 Weber Genevieve 35-39Yrs F 0:29:46 1:44:02 1:04:00
9 3:23:13 Parker Daz PRO F 0:28:41 1:48:13 1:03:13
10 3:25:04 Gehnböck Sylvia PRO F 0:26:15 1:52:53 1:01:35
Nella competizione maschile, il triatleta toscano è uscito attardato dopo i 1.900 metri di nuoto, ancora il suo tallone d’achille, a più di due minuti dal gruppo di leader.
Ma è stato poi ancora una volta capace di dimostrare tutto il suo talento sulle due ruote: è riuscito infatti a spingere la sua specialissima Carrera a ritmi forsennati, recuperando prima il terreno perso e poi, dopo aver preso la leadership, creando un notevole gap tra sé e i diretti inseguitori, grazie al miglior parziale di giornata nei 90K.
Unico atleta in grado di sostenere le sue frequenze in sella è stato Johann Ackermann, che ha però dovuto abdicare al volere dell’italiano già dai primi metri dei 21K della frazione podistica.
Il portacolori del Forhans Team anche nella mezza maratona ha reso vano qualsiasi tentativo di rimonta, riuscendo anche in questo caso a risultare il numero uno, chiudendo in 1:14:21, il miglior split a piedi: “Finalmente sono arrivato dove volevo - ha dichiarato Passuello al termine della gara -, grazie a tutti quelli che hanno creduto in me come sempre ho fatto io!“.
Alle spalle del vincitore ha impressionato la corsa dell’austriaco Andreas Giglmayr, interprete di una grande rimonta che lo ha portato sino all’argento. Il podio è stato completato dal britannico Ritchie Nicholls, campione europeo 2013 di Ironman 70.3.
A un minuto dal podio è arrivato il secondo azzurro, Massimo Cigana: uscito più di 1′ dietro Passuello dall’acqua, anche Cigana ha spinto forte in bici, secondo solo al vincitore, ma a piedi ha subito poi il rientro dei due triatleti stranieri che gli hanno negato la possibilità di medaglia.
Si sono invece ritirati altri due attesi protagonisti del folto plotone italiano: Daniel Fontana, argento della passata edizione, ha alzato bandiera bianca attorno al 25° km della frazione ciclistica; Alessandro Degasperi, terzo nel 2013, ha preferito invece fermarsi nelle prime battute della mezza a causa di problemi fisici.
Lontani dal podio due tra i favoriti della vigilia: Terenzo Bozzone, il campione neozelandese di origine italiane, è arrivato sesto, mentre il tedesco Nils Frommhold ha chiuso al decimo posto.
La gara femminile è stata molto combattuta nella frazione natatoria ed ha invece visto delinearsi le posizioni di testa nei 90 km di ciclismo.
L’irlandese Eimear Mullan è stata interprete di una prova molto ben gestita, che le ha concesso di entrare in T2 saldamente in testa alla classifica femminile.
Capace di una frazione podistica corsa ad altissime frequenze, Mullan si è così portata al traguardo in solitaria, lasciando la belga Tine Deckers a quasi tre minuti. Il bronzo è andato al collo della tedesca Daniela Sammler a poco più di 5′ dalla vincitrice.
Ai piedi del podio, la neozelandese Gina Crawford, quindi la ceca del Peperoncino Team Gabriella Zelinka, seguita dalla britannica Vanessa Raw.
Martina Dogana (Forhans Team) è la prima delle italiane, in settima posizione, e precede di meno di 1 minuto la campionessa olandese Yvonne van Vlerken.
Top ten centrata da altre due azzurre: al nono post c’è la giovane Giorgia Priarone, portacolori del TD Rimini, la società organizzatrice, mentre alle sue spalle, decima e prima delle Age Group, è Michela Menegon del Firenze Triathlon.
Ha riscosso un grandissimo successo in termini di entusiasmo, di pubblico e di partecipanti il Duathlon Mugello Circuit, svoltosi sabato 1 marzo nello splendido scenario dell'autodromo internazionale del Mugello. La manifestazione, perfettamente organizzata dalla TRIevolution Sport Eventi di Michele Parpajola e Alessandro Boretti, era valida quale prima prova del circuito nazionale di duathlon. Quasi 700 i partecipanti: si tratta del record italiano di iscritti per una gara di duathlon che non assegna titoli. Ben 99 le donne al via. La gara femminile è stata vinta dalla slovena Mateja Simic. Più tardi prende il via la gara maschile con oltre 500 atleti ai blocchi di partenza. In dirittura finale volata lunga tra Daniel Hofer e Massimo De Ponti che non si accorgono di Dario Chitti che li infila negli ultimi 10 metri. Quindi vittoria per il giovane del Cus Parma al secondo anno U23 davanti a Daniel Hofer (C.S. Carabinieri) e Massimo De Ponti (C.S. Carabinieri).
In the early 1990s, triathlete Nobuyuki Joe Tanaka was fed up with his standard road bike and began tinkering. After achieving personal success with his own tri-specific bike, he realised our sport had its own unique demands and in 2002 Ceepo were born.
Ceepo are bikes born purely out of triathlon, for triathlon and, with top Kiwi Gina Crawford already having ridden hers onto the podium at Challenge Wanaka this year, they deliver at the top level.
The Katana is Ceepo’s number two frame behind the Viper, and while the Viper may have more aerodynamic trickery the Katana looks no slouch. The tube shapes are intentionally simple, with big chunky chainstays to help maximise stiffness and a lowered down tube to enhance aerodynamics. It’s targeted at middle- and long-distance racers with the consistent message being that this is a bike designed to help you run better.
The Spin K2 Carbone K50 wheelset is hand built and lightweight (at 1,580g), while the 50mm rim depth is a solid choice for UK races. Retailing at £699, they don’t compare to the £2,000 pairs we tested last issue but they’re no disappointment and are genuinely race ready. The Veloflex Corsa tyres show racing intent, too, and have a reputation for being a tubular-feeling set of clinchers. The bulk of the groupset, including front and rear mechs, is SRAM’s second-tier mechanical Force in its 10-speed incarnation. But the crankset is Rotor’s Flow. The elliptical QRings aren’t to everyone’s tastes but we’ve been riding them for a few years and are convinced they give us fresher legs for the run.
The front brake is a standard SRAM Force calliper but the TTV rear is tucked neatly away out of the wind on the chainstays. The Profile Design Aeria cockpit is a superb choice that offers a brilliant amount of adjustability and has been ridden to Ironman Worlds glory by Mirinda Carfrae. Up top, the Fizik Arione Tri 2 saddle should contribute to a plush ride.
Sometimes, right from the first pedal strokes, you ride a bike and it just feels right. The Katana falls into this category. Some of this comes down to the adjustability of the Profile Design cockpit, but the bike’s superbly accommodating geometry undoubtedly plays a huge part. You feel aero and powerful but also comfortable. You can immediately settle into long-course mode, confident that you could ride strong for hours.
The Katana is no sluggish sofa on wheels, though, and suffers from none of the response issues that sometimes dog tri-specific bikes. It’s nimble through bends with no unexpected dives or lurches and accelerates pleasingly on exit. On long flats it hammers along wonderfully and, even when battling broken winter roads, feels smooth and reassuringly stable.
The Spin wheels are impeccably well-behaved in crosswinds, allowing you to totally relax, but they still improve your straight-line speed. Hit a slight rise and whether you choose an aggressive or conservative approach the Katana responds accordingly. On longer climbs, the low weight and stiffness pay dividends.
The SRAM Force front mech has no issues with the QRings and shifting at the rear is crisp, even under load. Heading downhill, the stability on the aerobars allows you to stay low for longer and, when you do rise to slow for a bend, the braking surfaces on the Spin wheels scrub speed well. It’s not a white-knuckle thrill-fest but it’s certainly confidence-inspiring. Finally, once you’ve dismounted, the Katana seems to have some elixir of youth in its make-up and leaves you noticeably fresh and ready for the run.
Long-course comfort but with with a pleasing sporty side.
Solid choices where it counts in the frame, cockpit and wheelset.
Fully race ready but you really want a top-tier groupset at this price.
One of the comfiest tri-specific bikes we've ridden
Un triathlon appassionante, deciso solo negli ultimi metri della frazione di corsa, ha coinvolto il numeroso pubblico presente a Cerveteri, grazie anche alla formula multi –lap prevista dall’organizzatore Gianluca Calfapietra, che ha permesso agli spettatori di seguire da vicino le fasi di gara.
Trecento atleti, provenienti prevalentemente dalle regioni del Centro Italia (Toscana, Umbria, Lazio, Campania), hanno preso il via giovedì primo maggio buttandosi in acqua nonostante il mare non fosse certo dei più tranquilli. “Il mare mosso – racconta Calfapietra – ha impedito ai gommoni di uscire in mare. Abbiamo però potuto utilizzare quali mezzi di soccorso e supporto ben 5 acqua scooter messi a disposizione dalla GAS JET, garantendo così la sicurezza anche nella prova di nuoto”.
Sia la gara maschile che quella femminile si sono rivelate assolutamente avvincenti, con diversi atleti pronti a mettere il sigillo su questa seconda edizione del triathlon sprint di Cerveteri. Tra gli uomini, alla fine, è stato il binomio della Minerva Roma formato da Fioravanti e Ciuti (poi arrivati nell’ordine) a giocarsi la vittoria in volata. Il podio è stato completato da Ascenzi, giunto sul traguardo con circa 20 secondi di ritardo.
La Minerva Roma, oltre a vincere la gara maschile, ha dominato anche la prova femminile, dove è riuscita a piazzare addirittura 5 atlete nelle prime cinque posizioni. Anche in questo caso è servita una volata per determinare l’ordine d’arrivo: la giovanissima Tamburri ha così preceduto la Pozzuoli e la Fioravanti.
Il triathlon sprint di Cerveteri (750 metri nuoto – 20 km ciclismo – 5 km corsa), sebbene solo alla seconda edizione, ha raccolto commenti entusiastici da parte di atleti e spettatori. La formula multi – lap (più passaggi degli atleti durante le frazioni di ciclismo e corsa) contribuisce a rendere ancor più spettacolare questa disciplina, già di per sé affascinante.
“La stretta collaborazione con il Comune di Cerveteri e con gli Assessorati allo Sport ed all’Ambiente – ha concluso Calfapietra – e la grande disponibilità dimostrata da Assobalneari Marina di Cerveteri, associazione nautica Campo di Mare, stabilimento Ezio alla Torretta, stabilimento Ocean Surf e stabilimento Six ci hanno permesso di allestire in soli due anni una gara Rank di assoluto rilievo.
Il progetto è di crescere ancora: insieme all’Assessore allo sport Lorenzo Croci stiamo già ragionando sul 2015, con l’intento di portare a Cerveteri una gara in grado di far aumentare ulteriormente il numero di partecipanti”.
Il “terzo tempo Forhans”, basato su un abbondantissimo pasta party aperto a tutti ( e con posti a sedere) ha concluso la splendida giornata sportiva organizzata dal Forhans Team.
Continua a crescere, in qualità e quantità, il Trapaniman 113, gara di half iron che ha visto la partecipazione di oltre 200 atleti, tra gara individuale e gara a staffetta.
La gara maschile vedeva al via diversi tra i più forti interpreti della lunga distanza tricolore, a partire dal campionissimo Daniel Fontana, arrivato per la prima volta in Sicilia con ancora fresco nella mente il ricordo del suo splendido successo all’Ironman Los Cabos.
Ed è stato proprio lui il grande protagonista della prova degli uomini: è uscito primo dall’acqua, in una frazione decisamente più lunga dei canonici 1900 metri, su due giri con uscita all’australiana e con un po’ d’onda e corrente e rendere il tutto più faticoso.
Condizioni peraltro ideali per il portacolori italo argentino della DDS che dopo la prima transizione ha mantenuto inalterato il suo vantaggio anche nei 2 giri da 41K del percorso ciclistico, con il vento a farla da padrone e un paio di strappi impegnativi da affrontare.
A piedi, nei tre giri da 7K, Fontana ha controllato ed è arrivato trionfante nel corso prinicipale di San Vito Lo Capo, tra due ali di folla, numerosa, festante e calorosa, in una giornata peraltro piuttosto fresca, con anche un bello scroscio d’acqua proprio durante la mezza maratona finale.
Dietro Fontana la lotta per il podio è stata dura, con tre atleti che non hanno certo permesso al vincitore di poter rallentare il ritmo.
Stefano Paoli, Sebastian Pedraza e Matteo Annovazzi (questi ultimi due vincitori rispettivamente della prima e seconda edizione del Trapaniman) sono usciti insieme dall’acqua.
In bici Annovazzi ha perso contatto e così nei 21K finali la lotta per il podio è stata una sfida a due tra Paoli e Pedraza: l’italo argentino del Freezone è partito forte, dimostrando di aver ritrovato brillantezza e voglia di far bene, ma l’alfiere del Forhans Paoli è riuscito a tenere duro, rientrare e staccarlo nel finale. Ai piedi del podio un affaticato e soddisfatto Annovazzi.
Nella gara femminile, assolo di Martina Dogana: l’azzurra, anche lei tesserata per il Forhans Team, ha mantenuto la testa della gara sin dal nuoto, continuando ad aumentare il suo vantaggio anche nelle due frazioni successive e trionfando con merito in solitaria; sul podio con lei sono salite due Age Group siciliane, Marianna La Colla e Dora Marzo.
La gara era valida anche per l’assegnazione dei titoli regionali: campioni siciliani di specialità si sono laureati proprio Marianna La Colla e, tra gli uomini, Gabriele Fotà giunto settimo assoluto.
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